L'impatto dell'asma grave sulla vita dei pazienti: ecco i risultati della nuova Survey Doxapharma:

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Cos'è l'asma grave?

È il momento di sapere qualcosa di più su questa
condizione e sul suo impatto.

L’asma è una malattia molto eterogenea, che può avere sintomi, gravità e trattamenti differenti.

La maggioranza dei pazienti ottiene un buon controllo dei sintomi e ridotti episodi di riacutizzazioni con un regolare trattamento.1

Nel 5%-10% dei casi di asma si tratta di asma grave.2

Nonostante il suo impatto, l’asma grave spesso non è riconosciuta. I pazienti con asma grave potrebbero non riconoscere che la loro condizione ricade in questa categoria e i soggetti che non ne hanno consapevolezza potrebbero non realizzare quanto seria può essere.

Grazie ai progressi della scienza che consentono di migliorare la vita ai pazienti con asma grave, è importante più che mai aumentare la loro conoscenza sulla patologia, sui sintomi e sull'impatto che questa malattia determina.

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Il controllo ottimale dell'asma va oltre la riduzione delle riacutizzazioni1

Le persone con asma grave non controllata possono presentare sintomi persistenti e che tendono a manifestarsi frequentemente, nonostante i trattamenti a cui sono sottoposte.1,2
L’asma grave non controllata richiede una gestione a lungo termine, focalizzata sull’attenuazione dei sintomi, dei fenomeni di riacutizzazione e degli altri fattori responsabili dell’elevato impatto di questa condizione:

  • Alterazione della funzione polmonare
  • Uso eccessivo di corticosteroidi orali
  • Ridotta qualità della vita (QoL)
  • Comorbilità

La gestione ottimale dell'asma dovrebbe concentrarsi su un'assistenza completa, che includa il miglioramento della funzione polmonare.1

MAGGIORE PROBABILITÀ DI RIACUTIZZAZIONE

  • Le riacutizzazioni sono 3 volte più probabili per le persone con asma grave non controllata.3

COMPROMISSIONE DELLA FUNZIONE POLMONARE

  • L'ostruzione delle vie aeree, la broncocostrizione e la produzione di muco, spesso causate da un'infiammazione di tipo 2, possono provocare una compromissione della funzione polmonare.4

POTENZIALI EFFETTI COLLATERALI DEI CORTICOSTEROIDI

  • Il trattamento con corticosteroidi orali può essere indicato per gli attacchi acuti di asma, tuttavia bisogna considerare i potenziali effetti collaterali derivanti da un uso prolungato.1
  • I corticosteroidi infatti possono provocare: cataratta, diabete, ictus, infarto del miocardio, osteoporosi, ulcera peptica.5



RIDOTTA QOL

  • Le persone con asma possono avere difficoltà nello svolgere diverse attività quotidiane, disturbi del sonno e perdere giornate di lavoro.
  • Ansia e depressione possono contribuire al peggioramento dei sintomi, alla riduzione della qualità di vita e, a volte, ad uno scarso controllo dell’asma.2

La funzione polmonare è un elemento importante per valutare i rischi futuri.1

La ridotta funzionalità polmonare contribuisce al rischio di future
riacutizzazioni e ad uno scarso controllo dei sintomi dell'asma.4,6

  • Le persone con frequenti riacutizzazioni dei sintomi dell’asma presentano un calo annuo di volume espiratorio (volume espiratorio massimo ad 1 secondo: quantità di aria che si riesce ad emettere durante il primo secondo di respirazione forzata) significativamente maggiore.6
  • Un miglioramento precoce e prolungato della funzione polmonare è necessario per ridurre la frequenza e la severità delle riacutizzazioni future.7

La funzione polmonare deve essere misurata come parte
della valutazione del controllo dell'asma:

  • all'inizio del trattamento
  • dopo 3-6 mesi di trattamento
  • periodicamente in seguito per la valutazione dei rischi in corso1

Programmi di intervento comprensivi di:
gestione ottimale dell’asma, istruzione e formazione all'autogestione
sono efficaci nel miglioramento dell'asma.1

Comorbidità

L’infiammazione di tipo 2 è un tipo di infiammazione presente in molte persone con asma, che contribuisce a scatenare altre complicazioni note come comorbidità (poliposi nasale, rinite allergica, allergie alimentari, esofagite eosinofila, dermatite atopica).1,2

Cosa dice la scienza?

Mai come ora si conosce “la scienza” alla base dell’asma grave, grazie alla quale è possibile aprire la strada a nuove possibilità per gestire questa condizione.

  • CAUSE DELL’ASMA

    L'asma è una malattia infiammatoria cronica che colpisce le vie respiratorie.1 
    È causata da due diversi fattori:

    • Sistema immunitario: un sistema immunitario iperattivo può causare infiammazione delle vie respiratorie, restringendole e rendendo più difficile la respirazione.2

    • Trigger ambientali: fattori come il polline, il fumo, i cambiamenti climatici e l'esercizio fisico possono scatenare questa infiammazione, provocando o peggiorando i sintomi dell'asma.2

    Per molte persone l’asma è associata ad un'infiammazione, detta infiammazione di tipo 2, dovuta alla reazione del sistema immunitario ai fattori scatenanti.1,2

  • INFIAMMAZIONE DI TIPO 2

    Grazie ai progressi scientifici sappiamo che un particolare tipo di infiammazione chiamata infiammazione di tipo 2 è presente nel 50-70% delle persone con asma.3

    Le persone con asma grave presentano livelli di infiammazione di tipo 2 maggiori nelle vie aeree.4 Ridurre questa infiammazione può aiutare a controllare i sintomi.5

    L'asma descritta come "eosinofila" o "allergica" è anche determinata da una componente infiammatoria di tipo 2.6

    L'infiammazione di tipo 2 può essere causa di altre condizioni (note come comorbidità), come rinite allergica e poliposi nasale. Questo spiega perché molte persone con infiammazione di tipo 2 possano presentare una o più di queste condizioni oltre all'asma.1,2

  • IL FUTURO DELLA CURA

     

    L’asma è caratterizzato da un processo infiammatorio2 e il mondo della ricerca è impegnato per cercare di agire il più possibile sulla sua riduzione. A tale scopo gli obiettivi per aiutare i pazienti a ottenere il controllo dell’asma includono2:

    • Ottenere un buon controllo dei sintomi
    • Mantenere un normale livello di attività quotidiane
    • Migliorare la respirazione (della funzione polmonare)
    • Ridurre gli eventi avversi del trattamento

     

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